Uno spettacolo che ben unisce lo spirito musicale e interiore di Erik Satie. Questa sera, 16 maggio 2024, al Teatro Miela di Trieste è andato in scena “Under Satie”, dittico sportivo e irriverente 1914-2024.

Gli allievi del Conservatorio Tartini nella prima parte dedicata a “Sports e divertismanns“, musica e testi di Erik Satie, con giusto equilibrio tra parole e musica, hanno trasmesso l’essenza del compositore francese. Frizzante interpretazione, dalle tinte colorate e nel contempo pungenti.

La storia ambientata nel 1914 racconta di quando Satie cedette ad una relazione seria con una donna. Uno incontro-scontro tra Satie vecchio e giovane. Non bisogna mai “cedere”, perché le donne, croce e delizia, possono essere diaboliche. Una lotta tra i due Satie, tra amore e misoginia.

“Sports et divertissements” di Erik Satie è stato rielaborato su progetto drammaturgico di Elia Grigolon che ha egregiamente portato in scena l’arte di Satie, ed è stato trascritto e orchestrato dagli allievi della classe di composizione del maestro Mario Pagotto: Cesare Pozzo, Matteo Bello e Matteo Schönberg.

Sul palcoscenico: Victor Lucas Gomez Manzueta, Evita Bertolini, Agnese Zanetti, Marta Chiusso, Karolina Vasyutynska, Matteo Parogni, Giovanni Rota, Isacco Lenhard, Lara Varin, Greta Di Sopra.

La seconda parte ha visto in scena “Orfeo nell’Underground“, un’opera composta nel 2023 da Fabio Cuccu. Una rilettura contemporanea del mito di Orfeo ed Euridice.

Orfeo (Andrij Severini) è un deejay senza una lira, perso tra suoni e rumori della nottata appena passata. Ricerca se stesso incontrando Euridice (Petra Grace Zoppolato). Ade (Massimiliano Migliorin) capo dei raduni, re dell’Underground, riporta l’equilibrio. Un’estasi incontrollabile che gioca con la musica e la vita. Un plauso all’Ensemble, diretto dal M° Niccolò Morello, per la coinvolgente esecuzione impreziosita dall’energica interpretazione dei tre cantanti.

Milena Petkovic (violino), Elena Soranzio (violoncello), Luigi Cimarosti (contrabbasso), Manuel Chiappin (flauto), Giovanni Nevyjel (tromba), Stefano Pastorcich (sax contralto e baritono), Aleksander Lesar (fisarmonica), Lorenzo Ritacco e Matteo Di Bella (pianoforte a quattro mani), Francesco Neri (percussioni).

Bravi tutti gli studenti del Conservatorio che sia musicalmente che vocalmente hanno saputo restituire al pubblico il mondo di Satie.

Under Satie con gli allievi del Conservatorio Tartini