In molti hanno fotografato il quadrilatero di Melara, ma Ulli Mosconi Zupin con la sua macchina fotografica ci mostra quel posto facendo emergere le sue sensazioni, il suo sguardo attento che sa cogliere la bellezza ovunque.

Venerdì 15 marzo 2024, alle 18, alla Galleria Hermetika (via Limitanea 7, Trieste) è stata inaugurata la sua mostra fotografica “Nulla come sembra” che vede esposta una ventina di foto, stampate su carta FineArt dallo Studio fotografico Cherin.

«Solitamente le mie foto sono in stile minimalista – spiega Mosconi Zupin –, questa volta però ho voluto un po’ cambiare. L’idea di questa esposizione è nata per caso: nel 2022 durante la mostra che avevo fatto nella Sala Comunale d’Arte, una persona che era venuta a vederla, mi aveva chiesto perché non avessi fotografato Trieste. Da quel momento quella domanda era rimasta nella mia testa fino a quando non mi sono detta: “Perché non raccontare Melara!”».

Appassionata di viaggi e di architettura, Mosconi Zupin ha deciso di immortalare una parte della città in un modo del tutto personale: alcuni scatti in bianco e nero ci mostrano l’esterno, un pesante blocco di cemento, mentre altre foto a colori fanno intravvedere un mondo nascosto che sembra urlare la sua presenza.

«Prima di tutto ho fatto delle ricerche e ho scoperto il brutalismo, una corrente architettonica che si basa sull’utilizzo del cemento armato a vista. Tale corrente è nata nel Novecento grazie alle sperimentazioni di Le Corbusier. Poi sono andata ad osservare Melara dal di fuori, in giorni diversi, ma alla stessa ora, per cercare degli spunti. Infine sono entrata».

Ciò che colpisce delle foto interne è il gioco di colore, di luci ed ombre che va a creare delle geometrie, degli effetti visivi potenti. Sembrano foto realizzate con dei filtri, filtri che però in questo caso sono naturali. «Ho fotografato attraverso le porte di vetro sporche e sono venuti fuori degli effetti particolari. Gli oblò sono un’idea geniale degli architetti Celli e Tognon. Non ho potuto non scattare una foto». Scatto che si è aggiudicato il primo posto a due concorsi. Tra le foto c’è anche una del murale dedicato al giovane atleta Filippo Nava, realizzato dall’associazione Melart.

Una mostra che è un’indagine tra documentazione e interpretazione. L’esposizione, a cura di Gabriella Dipietro, sarà visitabile fino al 28 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 19.30.

Il Piccolo 15 marzo 2024
Nulla come sembra di Ulli Mosconi Zupin
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