“Do ciacole e un bicer”, alla scoperta della Trieste che fu. Più di un secolo di storia e di storie raccontate da due giovani che insieme fanno mezzo secolo: la giornalista e scrittrice Nadia Pastorcich e il pittore e restauratore Alessandro Ludovisi.
Trieste si è da sempre contraddistinta per i suoi caffè letterari e per la sua inesauribile cultura che abbraccia più di un secolo, raccontando l’identità della nostra città. E proprio in un caffè storico si svolgerà la seria di appuntamenti – uno al mese – dove approfondire, far conoscere e riscoprire diversi aspetti di Trieste.
Una “ciacolada” con il pubblico che diventa parte attiva, in modo tale da creare un ponte tra le varie generazioni. Il tutto accompagnato da un “bicer” da sorseggiare in compagnia.
L’idea nasce dalla voglia di due giovani di raccontare Trieste ai loro coetanei, di farla rivivere ai più grandi, ma soprattutto di “camminare” insieme nel tempo in uno scambio di pensieri e riflessioni.
Appassionato di storia e pittura, Alessandro Ludovisi ha frequentato la scuola Edilmaster, perfezionando la sua arte. Parallelamente ha dato vita alla pagina Instagram “Trieste Segreta” dove racconta aneddoti e curiosità legati a questa città.
Nadia Pastorcich, invece, da oltre dieci anni si occupa di comunicazione culturale, scrivendo spettacoli teatrali, libri, articoli che facciano riscoprire questa città che ha ancora molto da raccontare.
Martedì 29 ottobre 2024, al Caffè Tommaseo di Trieste, si è svolto il primo appuntamento di “Do ciacole e un bicer” dedicato al Ciclo pittorico per la Cappella Madre della Riconciliazione, La Casa delle Cipolle, Elisabetta d’Austria e Giorgio Strehler.
Le foto qui sotto sono state scattate da Paolo Bullo.